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Questa opera di Enrico Altavilla è concessa in licenza sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
I disegni di Milk (Chiara)
Da qualche mese ho fatto la conoscenza di Milk o, meglio dire, dei suoi lavori. Milk è il nome d’arte di Chiara, una disegnatrice americana della quale si conoscono pochissimi particolari e che, ammantata da questo anonimato, realizza illustrazioni che agli occhi del sottoscritto hanno pochi eguali.
Si tratta di illustrazioni dure, cariche di dolore, che ritraggono scene surreali dove tristezza e dettagli fortemente simbolici si fondono e danno vita a delle opere d’arte di rara forza evocativa.
Dei suoi disegni stupisce la ricchissima presenza di dettagli, nessuno dei quali rivela il proprio significato ma che, assieme, costituiscono un perverso gioco al quale l’osservatore può partecipare, tentando di collegare tra loro simboli e indizi, frasi e oggetti.
E’ però un gioco senza fine, perché non ha soluzione. I significati, per quanto cercati, sono destinati a rimanere reconditi o frutto di congetture; ciò che resta sono semplicemente le emozioni che le illustrazioni suscitano.
E’ difficile non rimanere affascinati dalle relazioni tra i vari disegni: dalle nuvole talvolta cadono lacrime, altre volte precipitano aerei; molte opere condividono elementi quali la contrapposizione tra uccellini pieni di vita e i loro corrispondenti scuri, cantori di morte. Su tutto, impera la musica, che spesso nasce dal cuore dei soggetti ritratti.
La produzione di Milk non è per tutti i palati, probabilmente. Per ritrarre il dolore, quasi sempre l’artista mostra ferite, membra trafitte e scene vicine alla morte.
Scrivo questo post solo per farvela conoscere, pubblicando uno dei suoi disegni che mi piacciono di più e invitandovi, se ispirati, a dare un’occhiata alla sua galleria su Myspace e a questa intervista che le è stata fatta nel 2009.