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Questa opera di Enrico Altavilla è concessa in licenza sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
L’inevitabile declino di Google+ e cos’è la macromyopia
Siccome nel momento in cui scrivo il tempo è tiranno, non ho ancora avuto modo di scrivere un post col mio parere su Google+, che ha ormai poco più di un mese di vita. Avrei tante cose da dire su questo nuovo approccio sociale di Google e attenderò pazientemente che il tempo a mia disposizione torni cospicuo.
Nel frattempo, però, mi limiterò a condividere qualche informazione sul ciclo fisiologico di visibilità che un grande prodotto come Google Plus solitamente segue. In questo modo sarà possibile fare qualche previsione sull’immediato futuro.
Date innanzitutto un’occhiata al grafico che segue, ridisegnato sulla base di quello che trovate nell’articolo “MacroMyopia and the technology hype cycle” di Don Dodge, che vi suggerisco caldamente di leggere.
Nelle versioni più recenti di grafici di questo tipo a “visibility” è stato sostituito il più opportuno “expectations”, ma il concetto di base è lo stesso.
In questo momento è il 2 agosto 2011 e su Google+ diverse persone hanno iniziato a notare un rallentamento della quantità di persone che aggiungono utenti nelle cerchie nonché, fenomeno più significativo, una riduzione nella quantità di interazioni sul nuovo social network.
Un po’ è estate. E un po’ l’estate non c’entra.
Don Dodge illustra nel proprio articolo il tipico ciclo di visibilità seguito da prodotti sui quali nasce inizialmente un hype molto alto: dopo un picco di interesse, inizia la disillusione e la visibilità del nuovo prodotto crolla, per poi riprendere in futuro quando gli early adopter attrarranno i nuovi follower.
Questo andamento è una conseguenza del fenomeno della macromyopia, ovvero la tendenza a sovrastimare un nuovo prodotto durante la fase di lancio e iniziale e a sottostimare l’impatto di lungo periodo.
La disillusione nasce perché la gente inizia a rendersi conto di aver sovrastimato il prodotto e nel grafico che vi propongo ho indicato in quale punto del ciclo si trova Google+ attualmente.
In altre parole il prodotto è sulle montagne russe e sta già sperimentando l’inizio del declino post-picco, che verrà condito da articoli online che parleranno di disfatta e di contrazione ma senza spiegare il perché e guardandosi bene dal dire che è previsto.
Non si tratta di nulla che Geoffrey Moore non abbia già spiegato negli anni novanta, ma ho pensato che fosse interessante specificare la posizione attuale di Google+ e che cosa ci si può attendere nel prossimo periodo, al di là delle percezioni di cassandre, fanboy e markettari.
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