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Questa opera di Enrico Altavilla è concessa in licenza sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
Tag Archives: Cagate
Le 10 nuove cagate SEO di cui non si dovrebbe parlare più
MAI più.
Sono passati quasi due anni dalla pubblicazione del famigerato articolo “Le 10 cagate SEO di cui non si dovrebbe parlare più“, che si è diffuso viralmente contro ogni previsione e che ha prodotto tra SEO e webmaster una quantità di commenti e apprezzamenti inaspettata.
Per “cagate SEO” si intendono quegli argomenti di nessuna importanza e quei luoghi comuni inaffondabili su cui i SEO amano riversare fiumi di chiacchiere inutili. Tutte discussioni che dovrebbero essere archiviate definitivamente.Siccome la produzione di materia fecale è intrinseca della natura umana e degli ambienti SEO/markettari, nel corso del tempo si sono accumulate nuove cagate SEO che è imperativo mettere a tacere per sempre, sotto gli scrosci di abbondanti tirate d’acqua.
Tutti i temi che seguono sono riferiti a Google, che dalle nostre parti è il motore di ricerca monopolista. Disclaimer e precisazioni le ho già fatte nell’introduzione della prima edizione delle “10 cagate SEO”, quindi potete leggerle lì se volete.
Orsù, disdicete l’abbonamento a “Pleistocene Oggi” (cit.) e proseguite con la lettura.
Cagate SEO virali: web analysis di un fenomeno sociale
Mi sono reso conto con un po’ di stupore di non aver ancora affrontato su questo blog il tema della web analysis, se non in modo indiretto.
In realtà sono estremamente affascinato dallo studio e dall’interpretazione dei fenomeni sociali su Internet e in particolare sono attratto da una web analytics che:
- prende le distanze dai calcoli statistici fini a sé stessi: possedere numeri senza applicarvi chiavi di lettura qualitative non mi interessa
- è focalizzata sull’interpretazione dei fenomeni
- parte da dati grezzi per estrarre informazioni latenti attraverso metodologie custom (mi hanno fatto notare che “metodologie custom” nun se po sentì. lo lascio per autopunirmi)
Per dirla in altre parole, lo scriptino che si limita a conteggiare eventi mi interessa molto poco e sono più stimolato nel creare da me soluzioni di analisi personalizzate in grado di fornire informazioni che solitamente non si trovano facilmente in giro.
Siccome un po’ di settimane fa ho scritto un articolo che è stato molto condiviso tra gli addetti ai lavori (quello delle “10 cagate SEO“) ho pensato di approfittarne per studiare il fenomeno di condivisione e per illustrarvi la metodologia seguita ed i software che ho utilizzato.
Mi auguro che l’attività e le considerazioni che condividerò possa esservi di spunto per svolgere analisi simili.